A cura del Prof Maurizio Bragagni Esq OBE
Console della Repubblica di San Marino nel Regno Unito
L'annuncio degli Stati Uniti di imporre nuovi dazi su importazioni selezionate da diverse nazioni ha suscitato preoccupazione in tutta l'Europa e oltre. In questo contesto, un dettaglio emerge con chiarezza: sia la Repubblica di San Marino che il Regno Unito hanno ricevuto l'aliquota tariffaria più bassa, pari al 10%, mentre altri Paesi hanno dovuto affrontare oneri significativamente più elevati.
Tuttavia, non è il momento di festeggiare. Anche le tariffe più leggere continuano a pesare sul commercio.
Per San Marino, questa misura rappresenta una sfida. Ma è anche un'opportunità inaspettata. Essendo un piccolo Stato con molti legami con l'Unione Europea, San Marino può continuare a commerciare con i Paesi europei. Questo posizionamento unico permette agli esportatori di adattarsi immediatamente e persino di ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai Paesi non UE.
Per il Regno Unito, tuttavia, la situazione è meno clemente. Dopo Brexit, gli esportatori britannici devono affrontare un ambiente commerciale nuovo e spesso più complesso. I dazi statunitensi su macchinari, ceramiche e apparecchiature elettriche, settori vitali per molte economie regionali, rischiano di aggravare le pressioni sulle catene di approvvigionamento già tese e di ridurre la competitività transatlantica.
Questa divergenza mette in evidenza le conseguenze indesiderate di misure uniche in un'economia globale. Sottolinea l'importanza di un impegno diplomatico sostenuto, di un'intesa bilaterale e di una diplomazia commerciale intelligente.
San Marino rimane impegnata nei principi del commercio libero ed equo. Sosteniamo la costruzione di ponti e non di muri tra le nazioni, soprattutto in tempi di incertezza globale. Apprezziamo anche i nostri storici e profondi legami con gli Stati Uniti e il Regno Unito.
Questo momento deve essere più di un semplice appello per aggiustamenti politici pragmatici: deve essere un'opportunità di collaborazione rinnovata. Mentre le nazioni, sia grandi che piccole, si trovano ad affrontare flussi economici, è fondamentale che la diplomazia svolga un ruolo di guida, garantendo il mantenimento di un commercio aperto e la prosperità a portata di tutti.