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Unione con i leader mondiali al COP26 per affrontare il cambiamento climatico

Il Console Onorario Bragagni sta partecipando attivamente alle deliberazioni della COP26, che avrà luogo a Glasgow, dal 31 ottobre al 12 novembre 2021. Fa parte di un'alta delegazione di Stato di San Marino, guidata dalle Loro Eccellenze, i Capitani Reggenti, Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini, e accompagnata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, S.E. Dr. Luca Beccari, che ha partecipato al World Leaders Summit, 1-2 novembre 2021.

Durante questi due giorni intensivi, la delegazione sammarinese ha incontrato i leader di tutto il mondo e ha espresso le sfide e i risultati di San Marino nell'affrontare il cambiamento climatico, il suo desiderio di espandere e intensificare la cooperazione con altri Stati, soprattutto nel contesto multilaterale, per favorire in particolare il finanziamento e la realizzazione di progetti comuni.

"Invitiamo i piccoli Stati a unire i loro sforzi per realizzare iniziative comuni che altrimenti sarebbero fuori dalla nostra portata. Come ci insegna la storia delle Nazioni Unite, insieme siamo tutti più forti"- hanno pronunciato le Loro Eccellenze, i Capitani Reggenti durante il loro discorso davanti a circa 200 delegazioni di tutto il pianeta.

Le Loro Eccellenze, i Capitani Reggenti, hanno sottolineato l'impegno attivo di San Marino in materia ambientale, in particolare il lavoro in corso per l'attuazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030.

Secondo il Segretario di Stato, S.E. Beccari, San Marino mira in primo luogo a creare le condizioni per la cooperazione con altri Stati, soprattutto nel contesto multilaterale, che può favorire in particolare il finanziamento e la realizzazione di progetti comuni, e in secondo luogo, a trasformare il territorio in un "laboratorio" a cielo aperto, che può favorire la concezione di progetti modello e attrarre innovazione.

Il Console Bragagni, come imprenditore di successo e CEO di un'azienda produttrice di cavi di fama mondiale, si è impegnato in un intenso e costruttivo scambio di opinioni con i leader mondiali e i rappresentanti delle imprese sull'azione globale per affrontare il cambiamento climatico e ha posto l'accento sull'innovazione e sui nuovi modi di riprogettare il business verso un modello che sia più conforme all'economia circolare. Avendo recentemente pubblicato un articolo sul Journal of Public Affairs, il Console Bragagni ha presentato attivamente la necessità di riformare la carbon tax basata sulla quantità finale di CO2 che emettono nell'atmosfera nel produrre beni.

Il pensiero del dottor Bragagni è che dovremmo contare la quantità di emissioni di CO2 che un'azienda produce quando produce i suoi pannelli solari per esempio e poi li ricicla e si viene tassati di conseguenza. Questo porta a due cose, entrambe sono incentivi finanziari per conformarsi. In primo luogo, è un incoraggiamento molto persuasivo per le aziende a cercare modi più puliti di produrre e smaltire i loro prodotti e in secondo luogo è un argomento convincente per fare prodotti che durano più a lungo.

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